Mangialonga - Itinerario enogastronomico che si snoda per le vie del paese seguendo l'itinerario del Sentiero dei Castelletti perchè il paese è diviso in Castelletti (non rioni) ed ognuno di questi propone una pietanza tipica del Casentino. Si parte con l'aperitivo fino ad arrivare al dolce. Quest'anno si svolgerà il 02/08/2025. https://www.casentinopiu.it/la-mangialonga-di-b-prataglia-molto-piu-di-una-semplice-sagra/
La "Festa dei Fochi" di Badia Prataglia è una tradizionale festa popolare che si celebra ogni anno il 7 settembre. La festa, che ha radici antiche, ha un doppio significato: religioso, legato alla celebrazione della Madonna ed alla consacrazione della chiesa di Badia Prataglia a Santa Maria Assunta nell'anno 1008, e popolare, legato alle tradizioni locali, ha origini antiche, legate. Negli anni passati, la sera del 7 settembre in ogni castelletto si accendeva un gran fuoco o foco (in badiano), prevalentemente con legna raccolta nel bosco dai ragazzi. Il desiderio di ogni castelletto era quello di realizzare il foco più grande, più bello e più duraturo degli altri e così si creava una divertente competizione tra i vari castelletti. Intorno al foco si raccoglievano gli abitanti del castelletto che cantavano laudi alla Madonna. Dagli anni Cinquanta, La festa segnava anche l'addio ai boscaioli che lasciavano la loro famiglia e partivano per la Maremma per lavorare durante l'inverno. Oggi, l'antica usanza dei fuochi nei castelletti non è più praticata per motivi di sicurezza, ma la festa viene celebrata con un unico grande falò nella piazza principale di Badia Prataglia. La festa dei Fochi è un momento importante per la comunità, che si ritrova per ricordare le proprie radici e celebrare la propria identità.
Cenavecchia - Si svolge la notte della vigilia dell'Epifania. I bambini del paese (cittini) riuniti a gruppi, castelletto per castelletto, si mascherano e si travestono da "befani" e "befane" e poi girano per tutto il paese, circa all'ora di cena, casa per casa, cantano, ballano, accompagnandosi con strumenti improvvisati, e da ogni famiglia ricevono un modesto compenso, che poi dividono tra di loro.
Cantar Maggio - La notte tra il 30 aprile ed il 1º maggio i giovanotti del paese, a gruppi, girano di casa in casa e, sotto le finestre, cantano "Ecco Maggio" spesso accompagnati con la chitarra. È un canto d'augurio, per la stagione del raccolto, per l'amore, ma è anche di maledizione se le famiglie non danno alcun compenso (uova, formaggio, denaro, vino). Contrariamente alla tradizione di "Cenavecchia", che rimane ancora viva, quella del "Cantar maggio" rischia di esaurirsi, o almeno di perdere le sue caratteristiche originali.
Festa della Castagna- si svolge tradizionalmente insieme al Festival del Fall Foliage nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, L'evento celebra sia il foliage autunnale che la castagna, offrendo stand gastronomici con piatti tipici a base di castagne, (come brice, baloci, baldino, polenta e tortelli alla lastra) mercatini (con prodotti artigianali locali, spesso legati alla castagna e al territorio), escursioni guidate nel bosco, alcune dedicate alla raccolta delle castagne o alla fotografia naturalistica e spettacoli itineranti .
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